Donaci, Signore occhi nuovi e... un cuore nuovo !
I poveri sono un dono di Dio per noi. Perché?
Perché ci aiutano a uscire dal nostro egoismo e a sperimentare la gioia profonda di chi è libero dentro, libero di amare, libero di dare. Gesù ha detto: “Date e vi sarà dato” (Lc 6,38). Se ci pensiamo è una rivoluzione, perché il mondo invece pensa: “ Se vuoi avere e possedere, prendi, arraffa, ruba…” Gesù invece dice: “Se vuoi avere dà..se vuoi sentirti pieno dentro e fuori di te, dona...: c’è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti 20,35)...
Che rivoluzione! Ma noi ci siamo dimenticati la bellezza e la gioia del dono gratuito… in questo nostro mondo inaridito dall’egoismo, indurito dalle legge del dio denaro, corriamo tutto il giorno dimenticando l’essenziale che è l’amore, che è Dio padre di tutti..e dimenticando quindi anche i nostri fratelli. Per fare riscoprire tutto questo Dio ci dona i poveri, ci chiama ai poveri, ci fa incrociare la strada dei poveri.
E se, anni fa, questo era più difficile, oggi, con i mezzi di comunicazione e di locomozione attuali, è diventato non solo possibile, ma addirittura facile… basta volerlo; invece di fare crociere e viaggi di piacere, un viaggio tra i poveri, un impegno a favore dei poveri… poi ti senti diverso, ti sembra di rinascere e ti chiedi: “Come mai non l’ho scoperto prima?” Anche S.Francesco prima della conversione, quando faceva la bella vita, non si era accorto dei lebbrosi presenti ad Assisi... se n’è accorto dopo aver scoperto Dio. Dio gli ha aperto gli occhi sui lebbrosi, ma anche i lebbrosi hanno aperto i suoi occhi su Dio e gli hanno fatto sperimentare la gioia e la pienezza, l’Amore di un Dio presente anche nei casi più disperati.
E’ l’esperienza che Dio vuole far fare anche a noi, ma bisogna essere accoglienti e disponibili a perdere per poi trovare il centuplo e sperimentare che il Vangelo non è una favola, ma è vero davvero, e ciò che il Vangelo dice, così come è vero Dio, si realizza, avviene... Cogliamo questo invito, questa occasione, questa opportunità che oggi il Signore ci dà: domani potrebbe essere troppo tardi e proveremo, non solo nell’aldilà, ma già da ora, la gioia di sentirci dire da Gesù: “ Grazie, l’hai fatto a me.” E avremo in noi la “ pienezza della Sua gioia” (Gv 17,13).
Padre Sergio Raiteri (dicembre 2009)